100 Migliori Vini Italiani del 2018

100 Tasting Notes

James tastes with Pio Boffa of Pio Cesare in the JamesSuckling.com tasting room in Italy.

Se state leggendo questo articolo probabilmente non siete stupiti che il nostro miglior Vino Italiano del 2018 sia Solaia 2015 di Antinori. Qualcuno potrebbe dire che sia stato abbastanza ovvio e perfino scontato, tuttavia reputo che un vino come questo con una tale qualità ed un incredibile storia, iconica e rivoluzionaria allo stesso tempo, si meriti tale onore. Pensiamo per un momento a cosa sarebbe l’Italia senza Solaia.

Si tratta di un’etichetta che ha definitivamente rivoluzionato il mondo del vino italiano da quando è stato creato nel 1978. È anche vero che è stato creato sette anni dopo suo fratello il Super Tuscan Tignanello, tuttavia ritengo che sia diventato l’icona del vino moderno in Toscana e che sia un simbolo del nuovo modo di fare vino in Italia.

The 2015 Solaia is the best Solaia ever.

Solaia 2015.

Negli anni ho sentito dire dal patriarca della famiglia Antinori, Piero Antinori, che lui stesso abbia voluto Solaia per dimostrare al mondo che l’Italia fosse capace di produrre vini a livello mondiale in grado di competere con i migliori vini di Bordeaux, Barossa e Napa Valley. Certamente ci è riuscito. Solaia è posizionato oggi tra i top vini al mondo ed è persino venduto nel mercato di Bordeaux, che è l’equivalente di Dow o Nasdaq nel settore del vino, oltre che ad essere il luogo da dove vengono alcuni dei più eccellenti premiers crus come Mouton e Lafite. 

Solaia 2015 è il miglior Solaia in assoluto. Non tanto per la sua genuina potenza o struttura ma per la sua armoniosità ed il suo carattere che dimostra un’incredibile profondità e forza. È un vino che porta la mente a pensieri soavi e ti fa appassionare alla sua grande qualità. È carico di emozioni grazie alle sue origini e discendenza. Per questi motivi gli ho dato 100 punti e lo abbiamo eletto Vino Italiano dell’Anno 2018.

La qualità sublime di Solaia dimostra come per la Toscana sia stata un’annata brillante ed è per questo che cinque dei Top 10 Vini Italiani dell’anno provengono dalla miglior regione d’Italia per il vino, da quell’annata. Abbiamo anche selezionato uno straordinario Barbaresco di un anno particolare, un rosso leggendario dalla Campania ed un magnifico vintage bianco da Collio. Vorrei degustarli (anzi dovrei dire bere) tutti di nuovo.

“Solaia 2015 è il miglior Solaia di sempre. È un vino che porta la mente a pensieri soavi e ti fa appassionare alla sua grande qualità.” 

Al secondo posto Argentiera Bolgheri Superiore 2015, potrebbe essere un vino che molti di voi non hanno sentito nominare o mai considerato. Questo vi farà rimanere veramente sorpresi. Il taglio bordolese proveniente dalla costa toscana di Bolgheri è favoloso, di grande qualità, mostra un’impressionante generosità ed allo stesso tempo raffinatezza. Le sue vigne, collocate su una zona collinare che si affaccia sul mediterraneo verso la Corsica, sono raccolte in unico luogo ed il 2015 trasmette la prossimità delle vigne al mare e la delicata terra argillosa e rocciosa.

Le Macchiole Bolgheri Scrio 2015 è prodotto in una cantina che si trova a 10 minuti di macchina da Argentiera ed è al no. 3 della nostra classifica. Relativamente di piccola produzione è un vivace syrah. Anche lui mostra un carattere speciale, dato sia dal luogo marittimo che conferisce la salinità ed i sentori di rosmarino sia dai sentori di frutta e di spezie tipiche del luogo che uno si aspetta di trovare negli acini. È un vino perfetto.

Podere Poggio Scalette Alta Valle della Greve Il Carbonaione è al no. 4 ed è già da molto tempo uno dei nostri preferiti tra i Chianti Classico. Il 2015 porta con sé la ricchezza e l’intensità dell’annata ma anche una velata potenza e struttura. Viene ricavato da un clone speciale di sangiovese locale e la famiglia Fiore ha un magnifico lignaggio nel produrre vini moderni grazie al patriarca della famiglia, Vittorio, considerato un guru negli 80’ e 90’.

Oreno al no. 5 continua a migliorare sempre di più in ogni annata sin dal suo inizio del 1999. Il 2016 della TenutaSettePonti è il migliore di tutti con la sua bellissima precisione ed equilibrio. Tutto è perfettamente al suo posto. Il taglio bordolese si è allontanato da una struttura più concentrata e legata ad alti livelli di legni nuovi, per arrivare ad una nuova dimensione più armoniosa, delicata e allo stesso tempo complessa.

Castello di Ama Chianti Classico Vigneto Bellavista Gran Selezione 2015 segue al no. 6 e rappresenta uno dei punti di riferimento nel vino per questa famosa zona toscana. Il rosso proveniente da un unico vigneto esprime una grande potenza e profondità con incredibili aromi. Per ora è solo un bambino, richiede almeno metà di una decade d’invecchiamento in bottiglia.

Ho iniziato la prima volta a bere il vino no. 7 negli anni 90’ e sono sempre stato innamorato della precisione e profondità del vino proveniente dalla Campania. Si tratta di un blend di cabernet sauvignon, aglianico e merlot. Montevetrano Colli di Salerno 2016 è uno dei migliori di questo blend da sempre con una profondità persistente di frutta e potenza sul palato ed il suo unico aroma dato dalla terra argillosa del luogo.

One of the best white wines of Italy in 2018.

Schiopetto Friulano Collio M 2017.

Ho dovuto includere nella classifica un vino di un maestro italiano, il defunto Bruno Giacosa. II suo Bruno Giacosa Barbaresco Asili riserva 2014, il nostro vino no. 8, dimostra la grande abilità della sua famiglia di saper produrre vini raggiungendo una qualità pazzesca nonostante le difficolta dell’annata. Il loro vigneto di Asili produce sempre una grandissima qualità.

Al no. 9, Castello di Bossi Chianti Classico Berardo Riserva 2015 rappresenta un altro omaggio ad un’ottima annata per la zona del Chianti Classico. Il rosso riserva è pazzesco in termini di valore e top class per un prezzo al dettaglio di $40.

Infine, il no. 10 è un buonissimo vino bianco ed è un segno per tutti i meravigliosi vini bianchi che vengono prodotti in Italia al momento. Schiopetto Friulano Collio M 2017 è prodotto da viti piantate agli inizi degli 50’ ed combina un’incredibile densità e freschezza allo stesso tempo.

Ho provato a creare una classifica dei Top 100 che rappresenti il mio sfrenato amore ed entusiasmo per i vini italiani dopo aver passato 35 anni a degustare vini e a visitare il paese. Toscana e Piemonte per me sono le regioni che ancora dominano la scena nel mondo del vino di alta qualità ma il resto dell’Italia sta recuperando specialmente il sud. I bianchi in generale sono sempre più interessanti dal Friuli alla Sicilia. I vini sotto sono elencati principalmente in base al punteggio, ma altri fattori come WoW, la tipologia o l’area (bianchi italiani o Campania) sono stati importanti per l’ordine.

Il mio team ed io, incluso mio figlio Jack, abbiamo degustato più di 5,400 vini italiani in un anno ed abbiamo apprezzato ogni singolo minuto di tutto questo. Non vediamo l’ora di provare e degustare ancora più vini nel 2019. — James Suckling, Editor & CEO 

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